domenica 14 settembre 2008

da visitare


Il museo della frutta perduta è a Torino ed è una raccolta di più di mille pezzi realizzati dallo studioso Francesco Guarnier-Valletti. Le materie prime utilizzate dall’artigiano erano gesso, polvere di alabastro, resina e gomma. L’esperienza di Garnier Valletti si colloca in bilico tra l’arte e la scienza. Era così abile nel modellare i materiali da essere invitato prima alla corte di Vienna e, in seguito, dallo zar, a San Pietroburgo. Modellava come un forsennato straordinarie albicocche, mandarini succosi, ghiottissimi fichi, mele, prugne, pesche, melograni, pere, arance, fragole, susine. Poi, maniacalmente, ne annotava nome, qualità, stagione di produzione. Nel 1927, la Stazione Chimica di Agraria decise di acquistare una collezione: 1021 frutti e ortaggi così simili alla frutta vera che viene voglia di addentarli. Il museo e la sua collezione di "frutti artificiali plastici" hanno subito un lungo restauro, culminato con lo spostamento dei materiali e del mobilio originale nella nuova sede di via Pietro Giuria. Dal febbraio 2007 l’ imperdibile esposizione è di nuovo aperta al pubblico.

Tel. 0116708195; Fax 0116708196
e-mail: info@museodellafrutta.it


sicuramente troveremo frutta mai vista
font ciaffi

2 commenti:

Catalina Alvarez ha detto...

Interessantissimo post!!!
Una sorpresa per te nel mio blog....
Gracias
Cata

Anonimo ha detto...

ciao Erre,
bel blog, molto interessante e ti linko tout suite, signora cara hai vinto il mio blog candy ..... attendo il tuo indirizzo.
biz biz
Aldina

ferragosto 2022