martedì 24 febbraio 2009
Lungo il sentiero polveroso, c'erano solo pioppi e rovi, una striscia di erba, piccola e lunga segnava il cento del piccolo sentiero: ci si arrivava in macchina, quella macchina polverosa che sapeva di cane,quel cane bianco e nero che dormiva su quella vecchia coperta a quadri; se ne stava li per tutto il viaggio, Pinky, dormiva , a ogni tanto l'orecchio destro assumeva le sembianze di una bandiera che sventolava in attesa di percepire un rumore o il suono della voce del suo padrone.
erano sempre in cinque e si partiva sempre alle11 , perché prima non si riusciva.Si percorreva la strada asfaltata , quella che portava al piccolo paesino vicino al fiume,si chiaccherava ,si rideva a squarciagola, perché i bambini, si sa ridono cosi.su quella vecchia fiat color grigio,sedevano i tre piccoli,due fratelli e la loro amichetta, la piccola gia' dai pensieri sparsi,che era diventata parte della loro famiglia, quella famiglia di persone ricche , che la amava come fosse una loro figlia.Davanti la signora alta e robusta e vicino il nonno Vincenzo che non si sapeva , come nonostante l'eta guidasse cosi bene. ma forse era la saggia macchina che sapeva a memoria il percorso
ogni domenica si partiva e si arrivava a quella casetta di legno vicino al fiume, un po' in alto,ma il fiume era li a due passi, si arrivava e ognuno portava con se qualche cosa di speciale: un pallone, una corda per saltare, una scatola di lego .
La signora alta e robusta portava le ceste cariche di pentole e frutta,il nonno l' immancabile bastone e il fischietto.Il fiume di sotto , arrivava con le sue piccole onde a bagnare i piedi dei piccoli che passavano ore a guardare come il fiumecambiava il colore, ora grigio, ora blu, ora marrone e il nonno sapeva sempre il perchè di questi colori, di queste onde piccole o poco piu' grandi,il nonno era saggio,lui sapeva..
Pinki il cane sorgnone si svegliava appena sentiva il freno e le porte della macchina aprirsi, scendeva calmo calmo e se ne andava vicino alla casetta per un altro riposino; si passava la giornata in quella casetta di legno, tra giochi in riva al fiume, tra passeggiate lungo i boschi di pioppi alla ricerca di maghi e folletti, si raccoglievano i vertis per la frittata, si gettava un bastone lontano nel fiume e si faceva la gara a chi faceva fare più salti alle pietre piatte raccolte in riva al fiume.
la sera arrivava troppo presto, il sole calava dietro quelle colline distanti , si posavano le pentole nelle ceste , si ritiravano i giocattoli, pinki gironzolava attorno alla casetta seguito dal nonnoi che controllava che tutto fosse in ordine, che lorto fosse bagnato , che la porta del ripostiglio ciusa con la catena.
I tre ragazzini in mezzo ai campi avevano quasi sempre le guance rosse,le braccia e le gambe graffiate ,si partiva e appena la strada polverosa finiva, il silenzio calava dentro quella vecchia macchina : Pinki dormiva sulla sua coperta nel portabagaglio, sul sedile posteriore , i volti sereni e assopiti dei tre ragazzi, la signora guardava la strada e il nonno come sempre guidava parlottando con chi non si sa..
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Domani parto : destinazione montagna Dolomiti ci sentiamo tra una settimana buone vacanze a tutte/i
3 commenti:
Ciao non so' il motivo ma e' un problema che riguarda molti blog mi ritrovo con una 30 di lettori in meno tra cui te.Se vuoi puoi riaggiungerti..Un saluto e buona serata!!
Mi hai riportata ai pomeriggi in campagna con il nonno, grazie
che nostalgìa! Mi tornano in mente le giornate in cui mio padre andava a pescare e ci portava con lui.
dada
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