giovedì 28 febbraio 2008

cuori & cuori





quanto e' vero..

Perché le donne stanno così tanto nei bagni pubblici?*
>
> Il grande segreto di tutte le donne rispetto ai bagni è che da bambina
> tua
mamma ti portava in bagno, puliva la tavolozza, ne ricopriva il perimetro
con la carta igienica e poi ti spiegava: 'MAI, MAI appoggiarsi sul
gabinetto' e poi ti mostrava 'la posizione' che consiste nel bilanciarsi
sulla tazza facendo come per sedersi ma senza che il corpo venga a contatto
con la tavolozza.
>
> 'La posizione' è una delle prime lezioni di vita di una bambina,
importantissima e necessaria, deve accompagnarci per il resto della vita. Ma
ancora oggi, da adulte, 'la posizione' è terribilmente difficile da
mantenere quando hai la vescica che sta per esplodere.

> Quando 'devi andare' in un bagno pubblico, ti ritrovi con una coda di
donne che ti fa pensare che dentro ci sia Brad Pitt. Allora ti metti buona
ad aspettare, sorridendo amabilmente alle altre che aspettano anche loro con
le gambe e le braccia incrociate. È la posizione ufficiale di 'me la sto
facendo addosso'.
> Finalmente tocca a te, ma arriva sempre la mamma con 'la bambina
> piccola
che non può più trattenersi' e ne approfittano per passare avanti tutte e
due!
>
> A quel punto controlli sotto le porte per vedere se ci sono gambe.
> Sono
tutti occupati. Finalmente se ne apre uno e ti butti addosso alla persona
che esce. Entri e ti accorgi che non c'è la chiave (non c'è mai); non
importa... Appendi la borsa a un gancio sulla porta, e se non c'è (non c'è
mai), ispezioni la zona, il pavimento è pieno di liquidi non ben definiti e
non osi poggiarla lì, per cui te la appendi al collo ed è pesantissima,
piena com'è di cose che ci hai messo dentro, la maggior parte delle quali
non usi ma le tieni perché non si sa mai.

> Tornando alla porta... dato che non c'è la chiave, devi tenerla con
> una
mano, mentre con l'altra ti abbassi i pantaloni e assumi 'la posizione'...
AAhhhhhh... finalmente...

> A questo punto cominciano a tremarti le gambe... perché sei sospesa in
aria, con le ginocchia piegate, i pantaloni abbassati che ti bloccano la
circolazione, il braccio teso che fa forza contro la porta e una borsa di 5
chili appesa al collo. Vorresti sederti, ma non hai avuto il tempo di pulire
la tazza né di coprirla con la carta, dentro di te pensi che non
succederebbe nulla ma la voce di tua madre ti risuona in testa 'non sederti
mai su un gabinetto pubblico!', così rimani nella 'posizione', ma per un
errore di calcolo un piccolo zampillo ti schizza sulle calze!!! Sei
fortunata se non ti bagni le scarpe. Mantenere 'la posizione' richiede
grande concentrazione. Per allontanare dalla mente questa disgrazia, cerchi
il rotolo di carta igienica maaa, cavolo...! non ce n'è...! (mai).

> Allora preghi il cielo che tra quei 5 chili di cianfrusaglie che hai
> in
borsa ci sia un misero kleenex, ma per cercarlo devi lasciare andare la
porta, ci pensi su un attimo, ma non hai scelta. E non appena lasci la
porta, qualcuno la spinge e devi frenarla con un movimento brusco,
altrimenti tutti ti vedranno semiseduta in aria con i pantaloni abbassati.
NO!!

> Allora urli 'O-CCU-PA-TOOO!!!', continuando a spengere la porta con la
mano libera, e a quel punto dai per scontato che tutte quelle che aspettano
fuori abbiano sentito e adesso puoi lasciare la porta senza paura, nessuno
oserà aprirla di nuovo (in questo noi donne ci rispettiamo molto) e ti
rimetti a cercare il kleenex, vorresti usarne un paio ma sai quanto possono
tornare utili in casi come questi e ti accontenti di uno, non si sa mai. In
questo preciso momento si spegne la luce automatica, ma in un cubicolo così
minuscolo non sarà tanto difficile trovare l'interruttore! Riaccendi la luce
con la mano del kleenex, perché l'altra sostiene i pantaloni, conti i
secondi che ti restano per uscire di lì, sudando perché hai su il cappotto
che non avevi dove appendere e perché in questi posti fa sempre un caldo
terribile.

> Senza contare il bernoccolo causato dal colpo di porta, il dolore al
> collo
per la borsa, il sudore che ti scorre sulla fronte, lo schizzo sulle
calze... il ricordo di tua mamma che sarebbe vergognatissima se ti vedesse
così; perché il suo culo non ha mai toccato la tavolozza di un bagno
pubblico, perché davvero 'non sai quante malattie potresti prenderti qui'.
Ma la debacle non è finita... sei esausta, quando ti metti in piedi non
senti più le gambe, ti rivesti velocemente e soprattutto tiri lo sciacquone!
>
> Se non funziona preferiresti non uscire più da quel bagno, che vergogna!

> Finalmente vai al lavandino. È tutto pieno di acqua e non puoi
> appoggiare
la borsa, te la appendi alla spalla, non capisci come funziona il rubinetto
con i sensori automatici e tocchi tutto finché riesci finalmente a lavarti
le mani in una posizione da gobbo di Notredame per non far cadere la borsa
nel lavandino; l'asciugamani è così scarso che finisci per asciugarti le
mani nei pantaloni, perché non vuoi sprecare un altro kleenex per questo!

> Esci passando accanto a tutte le altre donne che ancora aspettano con
> le
gambe incrociate e in quei momenti non riesci a sorridere spontaneamente,
cosciente del fatto che hai passato un'eternità là dentro. Sei fortunata se
non esci con un pezzo di carta igienica attaccato alla scarpa o peggio
ancora con la cerniera abbassata! A me è capitato una volta, e non sono
l'unica a quanto ne so! Esci e vedi il tuo ragazzo che è già uscito dal
bagno da un pezzo e gli è rimasto perfino il tempo di leggere Guerra e Pace
mentre ti aspettava. 'Perché ci hai messo tanto?' ti chiede irritato.

> 'C'era molta coda', ti limiti a rispondere.

> E questo è il motivo per cui noi donne andiamo in bagno in gruppo, per
solidarietà, perché una ti tiene la borsa e il cappotto, l'altra ti tiene la
porta e l'altra ti passa il kleenex da sotto la porta; così è molto più
semplice e veloce perché tu devi concentrarti solo nel mantenere 'la
posizione'. E la dignità.
>
> *Questo è dedicato alle donne di tutto il mondo che hanno usato un bagno
pubblico e a voi uomini, perché capiate come mai ci stiamo tanto. *


Erre

mercoledì 27 febbraio 2008

in Camargue




anno 2002 una paseggiata a cavallo tra immensi prati di lavanda ,La Camargue è bellissima e poterla vedere cosi,in
passeggiata e' ancora meglio;

martedì 26 febbraio 2008

Piazza S Croce,venerdi pomeriggio.faceva caldo e MG all'ombra a pensato di fotografarmi con un copricapo fai da te..
avevo la testa che era bollente..

piedi intelligenti

E' incredibile, non ci si riesce!

Il tuo piede destro sarà intelligente?
Ciò che segue è davvero strano, ho rinunciato a cercare di capire il fenomeno, e sono pronto a scommettere che ci proverai almeno 50 volte per vedere se sei capace di opporti alla volontà del tuo piede.
Ma non potrai! Provaci...

1. Mentre sei ben seduto alla tua scrivania, alza il piede destro dal suolo e fagli fare dei cerchi nel senso orario.
2. Mentre stai facendo quei cerchi, nel contempo, disegna in aria, con la mano destra, il numero 6, dall'alto verso il basso.

Il tuo piede cambia direzione!!!

Te l'avevo detto... Non ci puoi fare niente.
Manda questo messaggio ai tuoi amici, non ci crederanno nemmeno loro, ma si divertiranno a provarci. E tu a guardarli!

lunedì 25 febbraio 2008



Gelato Crema e nocciola per M.Gemma
Gelato allo yogurt per Erre
sarà che faceva caldo, sarà che avevamo sete , ma questo gelato era veramente buono

domenica 24 febbraio 2008

Thank you Debby

E finalmente e' arrivato il momento di conoscere Debby Schuh.
Davvero una persona splendida,molto disponibile e simpatica
il lavoro scorre veloce,,,,siamo alunne bravissime--

Grazie Debby














con Debby

da Timbritinti




"Mi raccomando puntuali oggi, arrivate prima delle 14 " Cosi ci saluta Enrica dopo aver fatto i primi mini corso del mattino," abbiamo realiazzato un segnaposto,il mio e' orrendo non l'ho neanche fotografato, non mi e' piaciuto, ma ho imparato una tecnica nuova,polverina ed embossing,e abbiamo lavorato con il materiale preferito da Enrica: il polishrink..:;dovevamo realizzare un abbellimento per il segnaposto; io mi sono fatta un ciondolino con Snoopy.

Firenze







Sono ritornata,stanca , ma sono stata benissimo.Sono partita con il treno del 7.24 da Alessandria, puntuale e' arrivato a Firenze S.M.Novella verso le 11. Uscendo dalla stazione,io e Gemma ci siamo subito dirette verso il B&B residenza Giotto; non potevamo sbagliarci zona, si trova proprio a due passi, giusto dietro l'angolo della piazza del Duomo. ; Saliamo al 4 piano di questo antico edificio,con una lenta lenta ascensore;subito all'ingresso ci accoglie una graziosa e disponibile ragazza.;L'ambiente è delizioso,6 camere distribuite in un appartamente a forma di elle con in fondo il famoso balconcino con vista sul Campanile ,posiamo i bagagli e usciamo ,Firenze ci aspetta.
Giriamo in lungo e in largo, facciamo una sosta in Piazza S.Croce,io al sole , Gemma dall'altra parte della piazza all'ombra; questa mezz'ora e' allietata da tre ragazzi che suonano ,:uno il violino, uno il contrabbasso, uno un xilofono, sono veramente bravi.
decidiamo di andare da Enrica,giriamo in questi vicoletti, ma il negozio non lo troviamo, o meglio, di insegne timbri tinti vicino ai negozi della piccola via non ne vediamo; troviamo solo un cartello appeso che dice : chiuso a causa malattia ,si apre oggi pomeriggio alle 15.
sarà questo il negozio di Enrica? sbircio dntro..si , è il negozio di Enrica, grido a Gemma, vedo tanti timbri..ma di Enrica nessuna traccia..
Beh , dico io ,dice che oggi apre ,facciamo un giro e poi torniamo; ritorniamo ancora tre volte , ma il negozio e' sempre chiuso,,decidiamo di ritornare nel B6 B per riposarci .alla sera ceniamo in u tipico ristorante ,zuppa e trippa...
poi a nanna, domani ci aspetta una giornata speciale





venerdì 22 febbraio 2008


Sono arrivati altri cuori.lunedi posto le foto
grazie di ...cuore a tutte le partecipanti dello " scambio del cuore
Erre
ore 6.40
un saluto preima di partire
ciao ragazze, cis entiamo lunedi
Erre

giovedì 21 febbraio 2008

ecco cosa scrive Debby sul suo blog

This year it is unseasonably warm...the forecast is for almost 70 degrees in Florence on Saturday. I am beyond excited to be teaching a class at Timbri Tinti in Florence on Saturday! I can't wait to meet Enrica and Rita and all the people from all over Italy! I'm counting on their patience since I don't speak any Italian! We are going to have a great time though! I've used Google Translate to translate some phrases into Italian like "put the fold on the right." I think they'll do just fine!



Ciao ragazze..ci sentiamo lunedi

mercoledì 20 febbraio 2008

e con oggi sono - 2 .. non gradi ma giorni.
Infatti venerdi parto per Firenze ,per il corso di scrapbooking di sabato 23 presso il negozio timbritinti di Enrica con Debby Schuh.
la mia compagna di viaggio e' M.Gemma,che dopo decoupage, perline e stoffe si dedica ora allo scrap.: sta facendo un bellissimo album,con tutti i suoi viaggi.
partiamo venerdi mattina ,cosi abbiamo tutto un pomeriggio a disposizione per girare Firenze, partendo sabato mattina avremmo saltato i corsi di Enrica ,e noi ,ai corsi non vogliamo mancare :
:Enrica ci insegna due tecniche nuove, almeno per me: una con i timbri e l'altra con il polyshrink ; sabato pomeriggio il c
orso con la scrap Americana,faremo un mini album.(la foro lo postata in un post precedente),giornata completamente dedicata alla cratività. Mi spiace che a questo appuntamento mancheranno parecchie ragazze dei vari grupppi di scrap,scrapbookingfreedom , scrapbookingitalia , scrappinghome ma si sa uno sceglie dove piu' le piace andare .
alloggero' in un bed & Breakfast e guardate un po' che vista ho aprendo la finestra della mia camera?



Erre





venerdì 15 febbraio 2008


Pensavo che in giappone non conoscessero l'uncinetto invece..guardate questa cosa fa




sono arrivati dei cuori per la gioia del postino che a mio marito a detto " ma cosa succede?"
un grazie a tutte veramente ,cuori cuciti, dipinti con tale precisione..ma se anche non fossero cosi precisi, sono ugualmente speciali, perchè come dite voi nei vostri bigliettini, sono fatti con il cuore
un abbraccio a tutte
Erre




e siccome di oscar ne avevo due nomino ancora delle persone

Simona del gruppo di decoupage
Montgolfier un blog tutto da leggere
Silvia un blog di cucina e non e poi mi ricorda una famosa canzoncina
Gatto goloso ricette semplici e veloci
Beba
Deborah di hobby dei ricordi

domenica 10 febbraio 2008


ho ricevuto due oscar..mi hanno scelto Marcy e Samantha
e cosi anche io devo passare questo oscar ad altre persone
in ordine casuale ma con lo stesso affetto che ho per queste persone e per il loro blog.
Ognuno di loro ha un motivo speciale per essere premiata.

Aparna, cosi lontana ma ci sentiamo sovente,

Stefania B dolce ,quando leggo i suoi messaggi mi mette tranquillità

Zammu,,non potevo non nominarla, visto che il primo regalo dal web e' stato il suo

Laura, vive in America, semplice e gentile,e disponibilissima per aiutarti nello scrap

Federica una con le mani d 'oro, i suoi lavori country sono bellissimi e presto appena puo' ne avro' uno tutto per me

Jelly lei ricama e adora Tilda

Stefy un blog country tutto da guardare

Martina anche lei mi affascina con i suoi lavori

Pietro un fotografo ma anche un poeta

Laura da sempre i suoi orsetti fanno parte del mio pc

Aparma
Stefania B.
Zammu'
Laura
Federica
Jelly
Stefy
Martina
Pietro
Laura

ps: due oscar speciali per Nadia e Bianca per la loro disponibilità e amicizia
In orbita “galleggia” una flotta di rottami: in pericolo gli astronauti e la Terra

Lo spazio non è un oceano immenso di pace, armonia e gloriosa tranquillità. Non più, almeno. E' un «campo di battaglia sottoposto a un crescente fuoco di artiglieria». Ovvero, un infinito deposito di rottami pericolosissimi, un immondezzaio nel vuoto, una Napoli in assenza di gravità. Sulle nostre teste, nelle orbite del pianeta, viaggiano ad altissima velocità 100 mila oggetti grandi almeno un centimetro, inanimati e potenzialmente letali, perlopiù metallici, spesso radioattivi. Sono relitti, frammenti, vecchi serbatoi, bulloni; c'è persino una macchina fotografica perduta dagli astronauti della Gemini 10 nel '66. Minacciano la nostra vita, perchè possono cadere in ogni instante, ma anche le missioni scientifiche, perché il rischio di scontri e incidenti è sempre più elevato. La situazione è grave. Al punto che «un giorno potremmo negare l'accesso alla dimensione orbitale della nostra volta».

Virgolettati, cifre e relativi allarmi sono firmati dalla Iaass, l'Associazione internazionale per il miglioramento della sicurezza spaziale, organismo non-profit con sede a Noordwijk, in Olanda. In un rapporto ancora riservato l'istituzione traccia una diagnosi preoccupante della qualità del cielo. Dal lancio della Sputnik nel 1957 l'uomo ha mandato in orbita 28 mila «oggetti». I loro resti vagano senza meta e sosta. Gli americani monitorano i 9 mila più grandi, una massa che, se aggregata, peserebbe 6 milioni di chili. Gli altri, quelli di taglia inferiore ai 10 centimetri, sfuggono ogni controllo. Nello spazio tutto è relativo. I detriti che inseguono l'orbita terrestre inferiore (sotto i 2000 chilometri) si muovono a una velocità media di 36 mila chilometri l'ora. A questo passo, i rifiuti celesti sprigionano una formidabile energia cinetica. L'effetto dell'urto di un frammento da un chilo su un altro corpo è lo stesso prodotto da un Tir a pieno carico (35 mila chili) che si schianti a 190 all'ora contro un'auto: ne fa poltiglia. Un oggetto da un centimetro provoca invece lo stesso esito dello scoppio di una bomba a mano. Tanto basta per penetrare la struttura di una qualunque navicella. E abbatterla.

Ne sanno qualcosa i tecnici della Nasa. Nell'estate 2005, al rientro della missione numero 114 dello shuttle, hanno registrato 41 contatti sul corpo dell'«orbiter». I vetri erano stati centrati 14 volte e due dovettero essere sostituiti. L'apparecchio era segnato da ammaccature difficili da identificare a occhio nudo, quasi tutte provocate da «space junk» di misura inferiore ai 0,5 millimetri. Ognuna, però, avrebbe potuto generare un nuovo disastro. Il grado di allerta è cresciuto: sulle 20 cause che possono teoricamente portare alla perdita dello shuttle, 11 sono registrate alla voce «collisione con detriti orbitali».

Un problema è costituito dalla radioattività. Fanno rotta nell'atmosfera 32 reattori nucleari spenti (quasi tutti russi) e otto generatori termoelettrici. L’ambiente orbitale è affollato da mille chili di carburanti radioattivi in rivoluzione permanente. Nel 1978 il satellite russo Cosmos 954 è precipitato vicino al lago Great Slave, nei territori canadesi del Nordovest, disperdendo il combustibile radioattivo in un'area di 124 mila metri quadrati. Mesi di ricerche hanno permesso di recuperare solo l'1% del carico energetico. Ecco l'altra metà del problema. Talvolta la spazzatura orbitale torna sulla Terra. L'Iaass riferisce che in 40 anni 1400 tonnellate di materiale orbitale sono sopravvissuti al rientro nell'atmosfera. Il pezzo più grosso era la stazione russa Mir, 120 mila chili di peso. In totale sono stati recuperati una cinquantina di rifiuti, miracolosamente caduti lontani dai centri abitati. Come i due vani motori del razzo Delta 2 atterrati in Argentina e in Thailandia. «Fra qualche settimana arriverà un satellite Usa - dice Tommaso Sgobba, presidente Iaass - e gli esperti sono in fermento». Comprensibile.

Terremo gli occhi bene aperti, anche se gli addetti ai lavori minimizzano. «I rischi sono estremamente bassi - concede l'Iaass - ma è ovvio che prospereranno con l'aumento del traffico spaziale e dei rifiuti orbitali». Questi ultimi crescono del 5% ogni anno. Uno studio su «Science» ha affermato che esiste una zona rossa fra 900 e mille chilometri di quota in cui «l'instabilità è alta già adesso». Qui i rifiuti potrebbero triplicarsi nel prossimi 200 anni. «In realtà - afferma il rapporto - il moltiplicarsi dei satelliti è destinato a rendere la situazione ben peggiore».

Che fare? L'istituto di Noordwijk propone una serie di misure tecnologiche. In chiave politica suggerisce il varo di un organismo internazionale, che fissi regole comuni per contenere la produzione di schifezze spaziali e vigilarne il comportamento. In questo scenario è chiaro che la possibilità che la scienza diventi un incubo da fantascienza. Meglio agire per tempo, avverte l'Iaass. Prima che il mondo faccia «blob» e noi con lui.

font MARCO ZATTERIN la stampa

ps.
e poi ci chiediamo perchè il tempo e' cambiato.


sabato 9 febbraio 2008



la scatola dei bottoni bianchi fatta a decoupage con stencil e pasta stucco
Erre

giovedì 7 febbraio 2008

come respirano le balene

Questi grandi mammiferi respirano aria e per questo possiedono enormi polmoni; respirano grazie agli orifizi nasali (narici) che hanno nella parte superiore della testa, e che chiudono ermeticamente quando si immergono, aprendoli invece quando tornano in superficie per respirare, producendo il caratteristico soffio delle balene.

Alcune specie come possono arrivare a restare un'ora immersi in apnea, arrivando a profondità sino a 1000 metri.

tempo fa su tuttoscienze c'era un articolo sulle balene.
Si parlava in particolare dell' alimentazione delle balene, che secondo alcuni esperti si nutrono principalmente di piccoli gamberetti; questa scoperta e' stata fatta grazie alle analisi delle feci delle balene..e qui mi blocco e penso : " ma come hanno fatto a prendere le feci delle balene ?"

voi lo sapete?
io no
cosi ho scritto al museo Nazionale dell'Antartide di Trieste, pensate , la risposta e' arrivata il giorno dopo
adesso pensateci poi vi scrivo la risposta
E
rre

martedì 5 febbraio 2008




immaginatevi la sottoscritta che non sa cucire ,che si iscrive ad uno swapp ,organizzato da Stefy dove tutte le altre 30 ragazze sanno cucire e ricamare in modo meraviglioso.e' come farsi karakiri..la stessa cosa .
Oggi e' arrivato il primo cuore ,
Da Patrizia.

guardate che grazioso,non c'èun punto fuori posto, tutto perfetto.(lei chiede scusa delle imperfezioni, ma neanche con la lente d'ingrandimento riesci a vederle))
per questo cuore e per gli altri
che arriveranno ho riservato un angolo della parete della mia camera.
e' gia' appeso

Grazie Patrizia
io - " scusa cercavo quelle spille di sicurezza di stamperia,non le vedo

lei -" se non ci sono li non ne ho più
io Noooooooooooooooo e adesso?

Lei -" perchè?
Io - " devo fare 29 regalini per uno swapp
lei - " mi spiace

Io - " non dirlo a me e adesso cosa faccio ?

Ps: ci sto pensando

Galizia