Martedi sera con Stefano , Luca ed Eugenia sono andata a teatro.
Da tempo avevo prenotato i biglietti , mi interessava ma sopratutto mi incuriosiva questo spettacolo dal titolo "Creature "
La locandina mi aveva subito colpito, " spettacolo di teatro acrobatico africano, e si sa ,come ballano e si muovono le persone di colore non ce ne' al mondo,sono bravissimi ,e' nel loro dna.
E non mi sono sbagliata, spettacolo che ti cattura fin dal primo momento con un comico , un clown con il naso rosso e un fiore all'occhiello, coinvolge il pubblico,, che vive lo stupore di sorprese e scenografie semplici ma suggestive: invita il pubblico a battere un dito della mano sul palmo dell'altra, creando così un rumore di pioggia. Lui con l'ombrello aperto, sorride, contento che il gioco sia riuscito. C'è già tutto in questo semplice inizio di Creature…
In quei pochi minuti si capisce che il potere di evocazione del teatro è immediato e può essere fatto di nulla, quello che conta è la fantasia , a seguire,una donna, Carla Naiadi Babelegoto , che canta melodie in modo divino ,poi arrivano loro ,sette keniani , e la musica cambia, suoni , acrobazie , salti capriole si susseguono a non finire, sulla scena poche cose, ma di grande effetto, come le luci soffuse, i piccoli fuochi appoggiati sulla sabbia,fiori rossi che spuntano all'improvviso, ,e ancorra lucine che appaiono e poi spariscono... e loro che con la loro forza continiano a formare con i loro corpi figure , piramidi e tutto questo per un'ora e mezza .
Una musica di grande suggestione avvolge lo spettatore. una scrittura coreografica d'effetto, accattivante, fatta di salti mortali, di flic flac, di piramidi umane e di salti nel fuoco, ma anche di oggetti che si animano: i legni levigati, imbiancati dal sole, diventano archi, passaggi, torri, alberi, treppiedi a sostenere lanterne, mezze lune luminose che ondeggiano e non si fanno acchiappare.
Arriva la fine e ti dispiace, e loro di convolgono ancora , a battere le mani a tempo di musica..peccato e' davvero finito
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